Le garzaie sono il luogo in cui si insediano in gruppo gli aironi di una o più specie per costruire i loro nidi e per riprodursi. Le diverse specie nidificano insieme tra i rami, senza disturbo reciproco, riunendosi a volte in gruppi di centinaia di coppie ed offrendo uno scenario spettacolare.

Nelle garzaie della Lomellina si trovano numerosissime specie di uccelli, tra cui aironi cenerini, aironi rossi, nitticore, garzette, sgarze ciuffetto...

I biotopi della Lomellina sono di grande rilevanza al fine della conservazione di specie rare e minacciate a livello europeo: la Lomellina è una delle poche zone in cui si incontrano tutte le 9 specie europee di Ardeidi.

L’habitat naturale della Lomellina è molto ridotto come estensione territoriale: le zone boschive sono di scarsa dimensione e sono circondate da zone coltivate. Nonostante ciò queste aree hanno mantenuto un proprio ecosistema caratterizzato da alti livelli di biodiversità.

Gli habitat delle garzaie sono costituiti da vegetazione palustre e da alberi quali salici, pioppi, ontani e farnie; si trovano in luoghi dove sono presenti corsi d’acqua, risaie o piccoli bacini d’acqua. Queste aree boschive, di piccola estensione e circondate da zone coltivate, hanno mantenuto un proprio ecosistema caratterizzato da alti livelli di biodiversità: la presenza delle attività agricole ha contribuito nel tempo al raggiungimento di un equilibrio ecologico funzionale al mantenimento degli ecosistemi locali.

La conservazione di queste aree boschive che appaiono come isole in un territorio dedito all’agricoltura, è stata possibile grazie alla presenza di Riserve di caccia mantenute nel corso dei secoli da parte dei Signori locali, i quali erano spesso proprietari anche delle aziende agricole limitrofe. Le aree dedite all’attività venatoria sono quindi state mantenute allo stato boschivo e sottratte all’agricoltura. Attualmente la maggior parte di queste aree boschive è in concessione ad Aziende Faunistico Venatorie (AFV), e vengono gestite attraverso la supervisione dell’Ente gestore, che nella maggior parte dei casi è la Provincia di Pavia e in alcuni casi è il Comune di competenza.

Queste aree sono oggi catalogate come Siti di Interesse Comunitario (SIC), all’interno di una Zona di Protezione Speciale (ZPS), proprio per la presenza di una forte concentrazione di ardeidi al loro interno.

In Lomellina si possono visitare diversi siti di interesse naturalistico: la garzaia di Celpenchio; la garzaia della Verminesca; la garzaia di Sant Alessandro; la garzaia del Bosco Basso; la garzaia di Abbazia Acqualunga; la garzaia di Gallia; la riserva naturale di Palude Loja.

Le garzaie della Lomellina sono visitabili nella stagione primaverile, dal 1 aprile al 30 giugno.

La Lomellina offre una molteplicità di ambienti naturali che, insieme, vanno a costituire un sistema integrato di aree protette. Purtroppo non tutti i siti sono visitabili, dal momento che non c’è ancora la possibilità di accedere ad alcuni di essi per ragioni gestionali, ambientali e di sicurezza.

La ZPS Risaie della Lomellina ospita globalmente 147 specie di uccelli, fra le quali è importante citarne alcune incluse nella lista di 51 specie considerate prioritarie per l’Unione Europea, redatta dal comitato Ornis: il tarabuso (Botaurus stellaris), l’aquila anatraia maggiore (Aquila clanga) e il falco cuculo (Falco vespertinus). Fra i vertebrati terrestri si segnala la presenza di due anuri caratteristici degli ambienti planiziali e in particolare della pianura padana: la rana di Lataste (Rana latastei), entità endemica del bacino padano-veneto, e il pelobate fosco (Pelobates fuscus); fra i pesci la rara lampreda padana (Lethenteron zanandreai) e fra gli invertebrati la libellula Ophiogomphus cecilia e la farfalla Lycaena dispar.

Nel sito è presente un habitat di interesse comunitario prioritario: le foreste ad Alnus glutinosa. Si tratta di boschi ripariali che si presentano fisionomicamente come ontanete a ontano nero (Alnus glutinosa), con o senza frassino maggiore (Fraxinus excelsior), ontanete a ontano bianco (Alnus incana) e saliceti arborei o arbustivi a salice bianco (Salix alba). Queste formazioni presentano un pregio sia dal punto di vista vegetazionale, data la loro rarità, sia dal punto di vista naturalistico, in quanto fanno parte di aree umide con importanti funzioni di equilibrio idrologico.

La realizzazione e il mantenimento di canali e l’allagamento stagionale dei campi, sono fattori che hanno contribuito a generare nel corso dei secoli l’ambiente attuale che ha consentito l’insediamento e la riproduzione delle molte specie animali e vegetali oggi presenti. L’azione dell’uomo nel territorio lomellino è quindi fondamentale nel creare le condizioni che permettono alla fauna e alla flora di sopravvivere negli ambienti delle garzaie.

LE GARZAIE DELLA LOMELLINA

GAL Lomellina - Una Terra Fatta d’Acqua
Via Cavour 55, 27035 Mede (Pv)

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