In un’ampia zona risicola come quella della Lomellina, i nuclei residui di antica foresta planiziale rappresentano aree naturali ricche di biodiversità, seppur di limitata estenzione; per questa ragione a partire dalla seconda metà degli anni Ottanta queste zone sono state preservate come aree naturali protette (L.394/91), quali Monumenti Naturali o Riserve Naturali; nel 2004 sono poi stati istituiti i Siti di Importanza Comunitaria (secondo la direttiva Habitat) e nel 2005 sono state istituite le Zone di Protezione Speciale, a seguito della direttiva Uccelli.

Le aree protette presenti nel territorio della Lomellina sono sottoposte a differenti regimi di tutela. Sono infatti istituite principalmente tramite la L.N. 394/91 e la L.R. 86/83, cioè come Riserve Naturali e Monumenti Naturali e successivamente sono stati istituiti i siti delle rete Natura 2000.

Nella Lomellina è stata istituita la ZPS (Zona di Protezione Speciale) Risaie della Lomellina (ZPS-IT2080501): l’area della ZPS Risaie della Lomellina ha una superficie pari a 30.940 ettari ed è una delle più estese aree destinate alla rete Natura 2000 in Italia. La vasta area della ZPS occupa il territorio della Lomellina occidentale e ospita 10 garzaie, 8 delle quali classificate come SIC (Siti di Importanza Comunitaria). Inoltre in essa è presente la piccola Riserva Naturale di Palude Loja (in cui non è presente la garzaia) istituita per la conservazione degli ambienti umidi planiziali, anch’essa classificata come SIC.

All’interno di queste garzaie vive una parte rilevante dell’intero contingente nazionale di ardeidi; questi ambienti rappresentano il luogo di elezione per la sosta e la nidificazione di altre specie di interesse comunitario.

Le aree di interesse naturalistico della Lomellina, costituiscono una sorta di “isole” circondate da una “mare” di riso. Proprio grazie alla presenza delle coltivazioni di riso è stato possibile nel tempo che si venissero a creare le condizioni ottimali per la nidificazione degli aironi nelle aree boschive. Gli ambienti naturali di queste aree sono caratterizzati tutti dalle stesse tipologie ecosistemiche, e tutte queste aree si trovano all’interno del territorio lomellino fortemente caratterizzato da specificità culturali, enogastronomiche e soprattutto territoriali, essendo un territorio da secoli dedito all’agricoltura. Per questa ragione queste aree costituiscono una rete di aree protette.

Gli habitat delle garzaie sono per lo più costituiti da boschi circondati da aree agricole. In queste aree la presenza dell’uomo e delle attività agricole ha contribuito nel tempo al raggiungimento di un equilibrio ecologico funzionale al mantenimento degli ecosistemi locali. Nel territorio della Lomellina le coltivazioni di riso, pur rappresentando un tipo di agricoltura intensiva, svolgono un’importante funzione per la sopravvivenza di alcune specie animali, dal momento che in alcuni periodi dell’anno estesi territori vengono allagati e trasformati in grandi paludi artificiali, che costituiscono per gli Ardeidi una valida alternativa agli ambienti umidi naturali.

Le garzaie della Lomellina si trovano all’interno di un contesto di ambienti coltivati, coesistendo con le attività agricole limitrofe che garantiscono la presenza di ambienti acquatici artificiali grazie ai quali diversi tipi di uccelli soddisfano le proprie necessità di nutrimento per il periodo riproduttivo. Le Riserve Naturali e i Monumenti Naturali, per lo più classificati come SIC, sono aree protette all’interno di questo vasto paesaggio agricolo, e costituiscono circa il 4% dell’intera area della ZPS Risaie della Lomellina, ma solo l’1% dell’intero territorio lomellino.

Gran parte di queste aree sono protette secondo lo status di Monumento Naturale, che non esclude lo svolgimento dell’attività venatoria al loro interno, sebbene con norme prescrittive. In questi casi è sempre presente una Azienda Faunistico-Venatoria che ha la concessione per la fruizione venatoria e che gestisce l’area in accordo con L’Ente gestore. Nel caso in cui le aree ricadano sotto lo status di Riserva Naturale, invece, l’attività venatoria non è consentita, pertanto nel territorio non ci sono Aziende Faunistico-Venatorie concessionarie.